Il figlio del compianto giornalista Patrignani sulle orme del padre..in Vespa
Lui, il papà Roberto, nato a Firenze, dopo qualche anno passato a Milano si trasferisce in via definitiva a Mandello del Lario nel 1944, dove, complice la vicinanza della fabbrica della Moto Guzzi, inizia presto la duplice carriera di pilota e giornalista nell'ambito motociclistico.
Incontra la popolarità sopratutto nell'ambito del giornalismo collaborando con varie testate e lavorando per la rivista Motociclismo.
Particolarmente apprezzato come tester, negli anni '50 lo vediamo protagonista come pilota (ha disputato 150 gare e nel suo albo d’oro figurano due Milano-Taranto, due Giri d’Italia, tre volte classificato al Tourist Trophy, primatista mondiale con una Guzzi 1000 e un Garelli 50)
Nel 1964, in occasione delle Olimpiadi giapponesi, decide di compiere quella che resterà la più ardua e famosa impresa in solitaria, il raid Milano-Tokio passando per Jugoslavia, Grecia, Turchia, Siria, Libano, Giordania, Iraq, Iran, Afghanistan, Pakistan, India, Thailandia e Malesia, oltre appunto al Giappone, a bordo di una Vespa 150 azzurra.
“Fantasie, preoccupazioni, entusiasmi e paure vorticano in quei mesi di vigilia come le moto che alle giostre si inseguono e si intersecano nel muro della morte… Mi vengono i brividi ancora adesso al pensiero di un così lungo percorso…”.
Oggi, esattamente 50 anni dopo, ci riprova suo figlio Franco, 40 anni, architetto di professione e una passione per la motocicletta trasmessagli dal padre, che nel 1988 lo volle con sé in un viaggio che li portò a girare tutta l’Italia in sella a due cinquantini.
“Ho contattato Paolo Pezzini e Daniele Torresan, press officer della Casa motociclistica produttrice della Vespa – spiega Franco Patrignani – e ho detto loro che mi sarebbe piaciuto affrontare una simile esperienza. Da subito ho trovato la loro disponibilità. Insieme abbiamo così valutato una serie di proposte e alla fine la scelta è caduta su un coast to coast negli Stati Uniti, un tour destinato a partire da New York per concludersi a Los Angeles”.
Quasi 8000 km coperti in sella a una Vespa GTS modello 300 cc.
Una coast to coast con qualche deviazione fino a raggiungere il Canada, la Monument Valley ecc.
“Una volta raggiunto il Canada da New York – spiega Franco Patrignani ripercorrendo idealmente il suo viaggio – sono ridisceso verso Chicago per imboccare la mitica Route 66, una tra le prime highway americane, che originariamente collegava appunto Chicago a Santa Monica in California. Oltre allo Stato di New York ho così attraversato la Pennsylvania, l’Illinois, il Missouri, l’Oklahoma, il Texas, il New Mexico e l’Arizona, oltre naturalmente alla California considerato che il mio raid si è concluso a Los Angeles, dove a malincuore ho dovuto separarmi dalla Vespa, per tre settimane la mia insostituibile compagna di viaggio”.